Una mostra per ricordare i giovani solzesi caduti al fronte

Pubblicato il 6 novembre 2017 • Cultura

Una mostra al Castello Colleoni ripercorre le vite, e le tragiche fine, dei solzesi caduti durante il primo conflitto mondiale

Solza ricorda i concittadini che, giovanissimi, hanno perso la vita durante il primo conflitto mondiale.
Nelle sale espositive del Castello Colleoni è stata allestita una mostra che ripercorrere i nomi e le vite dei ragazzi solzesi che sono partiti per il fronte ma non hanno mai più fatto ritorno a casa.          
Il merito è di Nicolò Pappalettera, studente Liceo Scientifico Statale "Filippo Lussana" di Bergamo, che attraverso una ricerca di archivio ha ricostruito le vicende dei caduti, ripercorrendo le loro esperienze in guerra e i luoghi dove hanno tragicamente perso la vita.            
La ricerca è stata promossa dall’associazione PromoIsola, in collaborazione con la scuola bergamasca attraverso l’esperienza di alternanza scuola lavoro.


“E’ stata un’occasione di approfondimento molto interessante e molto intensa. Ho scoperto le storie di tanti ragazzi e le fatiche che hanno dovuto sopportare” ha sottolineato lo studente. “Sono rimasto colpito soprattutto nello scoprire che molti giovani – morti ad un’età media di circa 25 anni – non si sono spenti in combattimento come immaginavo, ma a causa delle malattie e delle durissime condizioni di vita, che oggi non riusciamo nemmeno ad immaginare”.

L’esposizione è stata inaugurata al termine delle Celebrazioni per il IV Novembre.  


“Ringrazio Nicolò per il lavoro di ricerca che ha fatto sulle storie dei nostri concittadini solzesi che hanno perso la vita durante il conflitto. La ricerca ci dice che i giovani caduti erano soprattutto contadini, artigiani ed operai. Uomini semplici e lavoratori, fisicamente gracili, bene lontani dall’immaginario dell’eroe e del combattente che spesso viene tratteggiato sui libri. Erano uomini innocenti, mandanti ad ammazzare uomini innocenti. Povera gente spedita a morire in terre sconosciute. Proprio per questo dobbiamo conservare la loro memoria, perché il loro sacrificio non sia invano. Dobbiamo amare il nostro Paese talmente tanto da non permettere a nessuno di causare tanta sofferenza a noi ed ai nostri figli” è stato il messaggio lanciato dal sindaco Maria Carla Rocca.

Pubblichiamo in allegato i nomi e le storie dei giovani ragazzi di Solza caduti al fronte.

La mostra sarà visitabile negli orari di apertura al pubblico della biblioteca:  

- Lunedì 9.00 - 12.00
- Martedì 15.00 - 18.00
- Mercoledì 9.00 - 12.00
- Giovedì 15.00 - 18.00
- Venerdì 9.00 - 12.00 e 15.00 - 18.00
- Sabato 9.00 - 12.00

Nomi e storie dei caduti solzesi
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Il progetto di ricerca
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