Discorso del Sindaco in occasione della Festa della Repubblica

Pubblicato il 3 giugno 2022 • Comune Piazza Colleoni, 3/B, 24030 Solza BG, Italia

Discorso del Sindaco Simone Biffi

per la Festa della Repubblica e delle Associazioni

 

Carissime Concittadine, Carissimi concittadini,

un saluto ai rappresentanti delle Associazioni presenti,

un saluto al nostro Parroco,

un saluto ai membri del Consiglio comunale,

un benvenuto alla Fanfara Alpina di Prezzate,

Il 2 giugno 1946 le italiane e gli italiani furono chiamati a scegliere i rappresentanti nell’Assemblea costituente e a scegliere tra repubblica e monarchia. Con il voto le italiane e gli italiani di allora scelsero la Repubblica.

 

Alcuni aspetti

 

…anzitutto tornare a votare, la scelta della democrazia

Nel 1946 l’Italia veniva da un periodo di Guerra e soprattutto da un periodo di dittatura, in cui diverse libertà e diritti vennero negati.

Le scelte venivano prese dai vertici senza spazi a dissensi e senza libertà di espressione.

Con la caduta del regime fascista, la scelta della “democrazia” da parte del popolo non era comunque scontata. La volontà di potersi riappropriare dei propri spazi e di potere iniziare a incidere sulle scelte in ogni caso prevalse.

Ricordiamoci che il principale strumento a disposizione del popolo per potere incidere è proprio il voto, quel voto che non per niente per quasi un ventennio venne negato. E il voto ha in sé alcune caratteristiche specifiche e fondamentali: è personale, uguale, libero e segreto.

Nel segreto dell’urna ognuno può esprimersi in propria coscienza e secondo le proprie convinzioni, senza alcun condizionamento esterno.

Ricordiamoci tuttavia che la democrazia si regge solo attraverso un delicato equilibrio tra aspirazioni personali e consapevolezza della centralità delle persone.

 

…il voto delle donne

Per la prima volta in Italia anche le donne poterono esprimersi. Si trattava del primo riconoscimento ufficiale del ruolo della donna.

Dare il voto alle donne voleva finalmente dire avviare il percorso per la parità .

Riconoscere il diritto di voto vuol dire dare un peso importante a una parte della popolazione, un peso che può cambiare in maniera significativa gli equilibri precostituiti.

Ecco perché dare il voto alle donne rappresentava il primo vero passo verso una democrazia moderna e compiuta, passo che sappiamo non essere ancora completo.

Se pensiamo al mondo del lavoro, al trattamento economico, alle prospettive di carriera, alla conciliazione tra lavoro e vita privata, al trattamento che diverse donne subiscono siamo ben lontani da una piena parità. Questo rappresenta un monito per un impegno sempre più importante delle istituzioni e nelle istituzioni per perseguire l’obiettivo. 

 

… dalla monarchia alla repubblica

Il 2 giugno 1946 le italiane e gli italiani decisero di imprimere un cambiamento netto alla storia istituzionale del nostro Paese, dopo che la monarchia aveva dimostrato i propri limiti nel periodo fascista e della guerra.

Res Publica vuol dire Cosa del Popolo dunque chiede una consapevolezza da parte di tutti, perché siamo tutti coinvolti nel custodire il patrimonio del nostro Paese.

La Repubblica non è di per sé la scelta migliore. Lo è se accompagnata da tutta una serie di innovazioni istituzionali e sociali, in cui le persone si sentano realmente coinvolte.

Ecco perché occorre da un lato custodire memoria di quello che è stato per non fare passi indietro, ma occorre anche pensare sempre a fare sì che si facciano passi in avanti, nel funzionamento delle istituzioni, nella partecipazione delle persone, nel percorso democratico del nostro paese.

Lo spirito che portò alla scelta della Repubblica fu quello di far fare un passo in avanti alla nostra Italia e spetta a noi fare sì che non ci si fermi solo a quel passo, ma che il cammino prosegua.

 

…la Repubblica sono le persone

La Repubblica è fatta dalle persone che ogni giorno si impegnano per il suo progresso.

La Repubblica sono le persone che ogni giorno si impegnano anzitutto con il proprio lavoro. Ricordiamoci che nell’art. 1 si afferma che l’Italia è “fondata sul lavoro”. Il lavoro è stato il motore delle trasformazioni del nostro paese e occorre che tutti abbiano l’opportunità di crescere e apportare il proprio beneficio alla società attraverso il proprio impegno.

La Repubblica sono le persone che si impegnano nelle Istituzioni a partire da un Comune come il nostro fino ai più alti livelli. Persone che in alcuni frangenti non hanno avuto paura di sacrificare anche la propria vita.

La Repubblica sono le persone che compongono le nostre Forze dell’Ordine, che tanto hanno dato e ancora danno per il nostro Paese.

La Repubblica sono le persone che ogni giorno si impegnano con gesti di solidarietà, con il volontariato, nell’impegno quotidiano a favore dell’altro. Non per niente oggi nel nostro comune abbiamo voluto che fosse anche una Festa delle Associazioni perché nulla più dei volontari può essere da esempio per gli altri e può dimostrare come sia possibile cambiare le cose.

La Repubblica sono i giovani che non solo possono ma devono avere l’opportunità di realizzarsi, contribuire al miglioramento della società, apportare la propria impronta creativa e innovativa, con uno sguardo proprio sul futuro. Tocca ai giovani scrivere il futuro del nostro Paese!

 

 Viva l’Italia, Viva il Popolo Italiano, Viva le Associazioni, Viva la Repubblica!

 

Solza, 02 giugno 2022

Il Sindaco

Simone Biffi

foto 18enni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

foto volontari